Non c’è modo migliore per calunniare qualcuno che con le sue stesse parole, usandole diversamente da come le ha usate lui. Fuori dal contesto o in un altro senso.
Ho volutamente spezzato questa frase di Dio attraverso il profeta Ezechiele, per mostrare come una profezia bellissima, estrapolata maliziosamente dal suo vero contesto, può essere letta come qualcosa di terribile.
“Distruggerò questo tempio”: sono le parole attribuite a Gesù che ed usate per condannarlo a morte.
Il grande accusatore, il nemico infernale, che vuole la distruzione eterna di ognuno di noi, l’unico vero nemico dell’uomo, non perde occasione per estrapolare le parole dal loro contesto, per farle capire male. Egli è seminatore di zizzania, di divisione e incomprensione. Di menzogna camuffata di verità. Anche le verità parziali, appunto, possono trasformarsi in terribili menzogne.
Possiamo facilmente cadere nei suoi tranelli, e allontanarci da chi ci ama veramente. Perché, se ingannati, non riusciamo più a capire chi ci ama.
Nell’ascoltare qualcuno siamo sempre in pericolo, perché il nemico cerca di usare tutto per farci capire male.
Sia parlando tra noi che ascoltando la Parola di Dio.
O la voce della Sua Chiesa.
– “Dio castiga!” -“Allora Dio è nemico dell’uomo…”
Non è vero! Bisogna capire cosa è il castigo. Bisogna capire quando, e chi, e perché Dio castiga.
-“Dio è buono.” -“Allora non castiga!”
Nemmeno questo è vero! Dio è buono, allora ci salva, o almeno fa di tutto per salvarci, rispettando la nostra libertà, e sa meglio di noi come farlo. A volte il suo modo di salvarci è più difficile per noi da capire. Ma se noi capissimo tutto da soli, forse ci sapremmo anche salvare da soli. (E questo non ci vuole uno scienziato per capire che non è possibile!)
D’altra parte, chi nega i castighi di Dio nega l’evidenza. La Parola di Dio e la predicazione costante della Chiesa sono concordi e inequivocabili su questo. E l’esperienza di chi non vuole fingere di non vedere basta da sola a testimoniare questo fatto.
Non voglio approfondire subito il tema dei castighi. L’ho nominato perché è uno di quelli su cui è più facile al nemico ingannarci. Perché a nessuno piace. Allora è più piacevole ascoltare chi ci dice che il castigo di Dio non esiste, vorremmo crederci. È una sorta di difesa.
Ma Dio non è il nostro nemico, da cui dobbiamo difenderci. In nemico è chi ci inganna, per poi godere della nostra distruzione.
Ma torniamo alle parole della condanna di Gesù: “questo tempio sarà distrutto”. Gesù le ha dette, ma non voleva dire quello che loro volevano far credere. Gesù non odiava, ma amava il tempio! Per quello aveva parlato così.
In realtà quelle parole non le aveva dette come loro gliele avevano attribuite. Aveva detto due frasi distinte: “questo tempio sarà distrutto” e “distruggerete questo tempio”.
Hanno fatto il mix ed è uscita la calunnia: “ha dettto che distruggerà il tempio e lo ricostruirà”.
E i soliti servi della menzogna avevano cambiato appena la coniugazione del verbo, stravolgendo tutto il significato, e condannando a morte un innocente.
Anzi, peggio: rifiutando la Salvezza del mondo!
Quando profetizza la distruzione del tempio, Gesù parla del tempio di Gerusalemme. Quando dice che distruggeranno “questo tempio”, parla del suo corpo. È bastato mettere insieme le due frasi, per confondere i due significati e dare un altro significato, che era l’opposto di quello che Gesù aveva detto.
Gesù avvertiva di due gravi pericoli, e i suoi accusatori lo mostrano come causa di una devastazione, proprio quella che invece Gesù voleva evitare, e che invece proprio loro causeranno, precisamente per non averlo voluto ascoltare.
Gesù amava con tutto il cuore il tempio di Gerusalemme, e tutto quello che significava. L’alleanza, la vera identità del Popolo di Israele, la promessa di Dio. Gesù piange pensando alla distruzione di Gerusalemme.
Ma Gesù vede quello che sta avvenendo, e vede che la distruzione, se non cambiano, è inevitabile. E li avverte.
Gesù vuole evitare la distruzione!
La maggior parte delle famiglie che si distruggono (forse tutte) è solo per questo. Perché non si capiscono più. Perché qualcuno semina perfidamente fraintendimenti per far albergare la menzogna nei cuori, generando diffidenza reciproca, e così far rifiutare il bene per abbracciare il male.
Speriamo che i membri della Chiesa visibile non si distruggano, perdendo la comunione con Colui che ne è il Capo, perché non comprendono più la voce del loro Signore, credendo alle calunnie del nemico, che accusa di essere distruttore chi profetizza la verità.
Speriamo che l’umanità non si distrugga, perché non capisce più la voce della Sua Mamma.
Francesco d’Erasmo, 25 settembre 2018
Seguimi anche su Telegram.