Il Signore parla al Suo Popolo

Il Signore ci ha donato in Gesù Cristo, Parola di Dio incarnata, la Sua comunicazione definitiva. La Sua Rivelazione compiuta.

Ma questo non significa che ha chiuso le comunicazioni con noi.

Io ho parlato, ora arrangiatevi.

Il Signore dona Se Stesso, Parola viva creatrice e redentrice, sempre.

Ascolta Israele!

Così inizia la preghiera degli Ebrei.

Oggi spesso le persone sono assetate della Parola di Dio, e non sanno come fare a trovarla.

Non è lontano da te, dice Dio, è sulla tua bocca e nel tuo cuore!

In realtà davvero la Parola di Dio è molto accessibile. Per questo il nostro nemico, il diavolo, cerca di far sì che non ce ne accorgiamo. O fa in modo che la sentiamo con le orecchie senza che entri nel cuore. Oppure peggio ancora la manipola, facendoci ascoltare alcune parole senza che sentiamo tutto il discorso, finché capiamo una cosa per un’altra.

Come fare allora?

Infatti tutto esiste in forza della Parola di Dio. Se Dio non parlasse cesseremmo proprio di esistere, insieme ad ogni altra creatura.

Un Padre della Chiesa esprimeva la stessa cosa dicendo: “Io non potrei più vivere, se non lo sentissi più parlare!”

Come possiamo ascoltare la Parola di Dio?

La Chiesa, per mandato di Gesù stesso, suo fondatore, annuncia la Parola di Dio a tutte le creature.

Anzi, alle prime avvisaglie di confusione nell’ordine di importanza tra i vari compiti della Chiesa, sono proprio i primi Apostoli che affermano senza equivoci che nulla è più importante dell’annuncio della Parola di Dio, nemmeno il servizio dei poveri!

E la Chiesa proclama la Parola di Dio tutti i giorni.

Ogni giorno infatti la Chiesa ha una preghiera ufficiale, uguale per tutti. La Sacra Liturgia. E’ il culto ufficiale che la Chiesa offre su tutta la terra. Il Servizio Divino, secondo il significato originale della parola. Appunto, compiere il servizio che Dio stesso, nella persona del Figlio Gesù Cristo, ha affidato alla Sua Chiesa.

La Liturgia è fatta quasi totalmente di Parola di Dio.

Ma in particolare contiene due aspetti: uno di preghiera, che è svolta attraverso i Salmi, la preghiera che Gesù stesso pregava nella sua esistenza terrena, come ogni buon ebreo, e attraverso la celebrazione del Sacrificio Eucaristico, anch’esso strutturato intorno alle parole della Sacra Scrittura che lo definiscono.

Il secondo aspetto è l’annuncio vero e proprio della Parola di Dio, attraverso la sua lettura.

Le letture del giorno sono quindi per mandato di Gesù Cristo la prima Parola di Dio che il Signore oggi rivolge al mondo.

Se uno vuole seriamente ascoltare la Parola di Dio, la prima cosa che deve fare è ascoltare le Letture del giorno.

Ci sono le Letture della Santa Messa, due o tre a seconda se sia un giorno feriale o festivo.

E ci sono le Letture del Breviario, l’Ufficio Divino, o Liturgia delle Ore, perché divide la Liturgia nell’arco delle ore del giorno.

In questo Ufficio abbiamo in particolare due Letture lunghe ogni giorno, e poi altre quattro o addirittura sei Letture brevi ogni giorno, nelle altre Ore.

In questo momento storico abbiamo innumerevoli mezzi per poter riprendere personalmente la lettura delle Letture che la Chiesa proclama ogni giorno.

Il mio consiglio è di procurarsi l’edizione stampata completa, o almeno una edizione elettronica completadisponibile off-line, in modo da non dipendere sempre dalle connessioni e dal mondo volubile di oggi. Non è una spesa impossibile.

La dignità che la Chiesa attribuisce alla Parola di Dio era espressa, fino al Concilio Vaticano II, dalla impressionante bellezza della architettura dei pulpiti, risalenti alla costruzione dei primissimi luoghi di culto dei cristiani.

Spesso si decoravano i pulpiti con le quattro bestie dell’Apocalisse, interpretate come simboli dei quattro Evangelisti.

Ultimamente si sta riprendendo a valorizzare gli amboni, che ne hanno sostituito la funzione, spesso proprio riprendendo temi architettonici delle epoche più antiche.

Francesco d’Erasmo, 31 marzo 2020




Seguimi anche su Telegram.

Share on facebook
Facebook
Share on twitter
Twitter
Share on linkedin
LinkedIn