Convertitevi!

Gesù, fin dall’inizio della Sua missione, ci invita a cambiare, a passare dalla maniera di pensare degli uomini e del mondo a quella di Dio.

Il Suo linguaggio viene percepito come nuovo, un linguaggio che ha autorità, perfino un linguaggio duro. Le persone si chiedono chi possa comprenderlo.

È proprio impossibile imparare il Suo linguaggio?

Se così fosse avrebbero ragione coloro che ritengono necessario adattarlo al linguaggio del mondo, degli uomini.

In realtà, già dalla prima missione dagli Apostoli, appena ricevuto lo Spirito Santo, accade il miracolo: ognuno li sentiva parlare la propria lingua.

Questo miracolo è segno che l’annuncio della fede è comprensibile per ogni uomo, in ogni tempo, lingua, o cultura egli sia cresciuto.

Se ci pensiamo bene, il vero avvenimento che ci dice che il linguaggio di Dio è comprensibile all’uomo, è proprio il fatto stesso che Dio si è fatto uomo.

Perché ora Dio parla come un uomo che parla con un altro uomo. Come profeticamente era accaduto a Mosè.

La Chiesa da sempre ha proposto un cammino molto concreto per imparare il linguaggio di Dio: ripetere le Sue parole.

Anche per lo studio delle lingue è fondamentale ascoltare e ripetere.

Tutta la liturgia e la ritualità della Chiesa è principalmente ripetizione di parole e gesti di Dio. In particolare, spesso, proprio di Gesù.

Ma c’è una preghiera in particolare che è da un lato più semplice, e dall’altro ripete le parole più importanti della nostra fede.

La preghiera di Gesù e le parole con cui il Signore inizia la Sua unione tra la Sua natura divina e la nostra natura umana: l’Ave Maria.

Questa preghiera, ripetuta e intercalata dalla ripetizione dei misteri principali della vita di Gesù, è il Rosario.

È un modo privilegiato per imparare il linguaggio di Dio.

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