Messa e Calvario

Messa e Calvario

Da anni ormai si allontanano i fedeli dalla consapevolezza che in ogni Santa Messa il Sacerdote e i fedeli sono resi dal Santo Sacramento presenti al Santo Sacrificio di Gesù sulla Croce.

Si sono usati i più sottili stratagemmi, scimmiottando becere deviazioni teologiche macerate in botti protestanti.

Mensa, cena, agape, … non si finirebbe l’elenco delle paroline sapientemente manipolate per far dimenticare la cosa più importante: nella Messa il Santo Sacrificio della Croce di Gesù, che ci libera dal Peccato e dalla Morte, si rinnova e si rende presente sull’Altare.

In questi giorni poi abbiamo impedito al Popolo fedele proprio fisicamente di accostarsi all’Altare del Sacrificio, e quindi al Calvario.

Anche in Italia, dove, se si rispettasse molto semplicemente il Concordato, nessuno potrebbe perpetare un tale delitto da parte del governo.

Ma il Concordato fa comodo utilizzarlo di più per altri scopi.

Tanto più che il Vaticano, per esempio, è stato sovrano. Ma nemmeno lì i fedeli hanno il permesso di accostarsi al Santo Sacrificio.

E ora anche i sacerdoti rischiano di essere esclusi fisicamente dall’accesso al Calvario, quello vero, a Gerusalemme, proprio nei giorni della Passione.

Una volta i preti studiavano Dante.

La parola contrappasso riassumeva la concezione cristiana cattolica del merito e della pena, una sintesi letteraria sapientissima che rendeva molto comprensibile a tutti cosa esprime la Parola di Dio quando parla di Premio e castigo.




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