Contra factum non valet argumentum

Da molto tempo siamo stati bombardati dalla contrapposizione, tanto insistente quanto menzognera, tra ragione e fede.

Come se, da una parte, ci fossero i poveri credenti, che non sarebbero in grado di ragionare fino in fondo, e dall’altra coloro che ragionano, e avrebbero il coraggio di ammettere che la fede non esiste.

È un ritornello che, come avviene per la pubblicità, non ha bisogno di essere vero, basta che sia sempre ripetuto, per essere ritenuto vero a priori.

Eppure proprio i fatti, fondamento di ogni vera scienza, dimostrano l’opposto.

Sono proprio coloro che negano la fede che devono essere irragionevoli per poterlo fare!

Sono coloro che si proclamano razionali che negano i fatti!

Basti ricordare ciò che avvenne subito dopo la Risurrezione:

“Alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».

Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi” (Mt 28, 11-15).

La menzogna a pagamento è stata anche lo stratagemma con cui Gesù è stato messo a morte.

Così sempre avviene: “Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere” (Gv 3,20).

Ecco che i falsi razionali, i razionalisti, che mentendo dicono di credere solo alla scienza, quando Dio manifesta inequivocabilmente il Suo Potere Sovrano sulla Creazione, intervenendo con miracoli nella storia degli uomini, devono negare i fatti per poter sostenere le proprie tesi.

Ma i fatti vincono sugli argomenti!

Lo sapevano bene i romani. E pure i cristiani fino all’epoca d’oro del Medio Evo, dove la vera civiltà cristiana ha manifestato la potenza della sua creatività umanizzatrice.

I modernisti e i massoni, poveretti, vittime del loro signore, il principe della menzogna, non capiscono, perché per loro la divinità è in realtà il tentativo satanico di mettersi al posto di Dio, e quindi è tutto chiacchiere e niente fatti.

Il vero Dio, che essi non conoscono affatto, invece è Verbum-Caro, è Parola-Fatto.

Come appunto si diceva tra gli studiosi medievali, in Dio Verum et factum convertuntur, la Verità e il fatto sono una unica realtà, sono intercambiabili, ora si direbbe sovrapponibili.

L’altra sera su Mediaset è andato in onda nuovamente il triste spettacolo di coloro che per affermare la propria idea falsa devono negare i fatti.

(Dimostrando però coi fatti la verità della Parola di Dio: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stripe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»” (Gen 3,15).

Un personaggio, tristemente noto per essersi pubblicamente vantato della propria appartenenza massonica, ha avuto il coraggio di dire che le testimonianze delle lacrimazioni della Madonnina di Civitavecchia fossero state di persone che erano “tutti tra di loro, tutti parenti”. Basta consultare gli atti giudiziari per vedere il ridicolo di tale affermazione.

Della famiglia di Gregori Fabio e Accorsi Annamaria non ha testimoniato agli atti giudiziari nemmeno uno!

Ma anche solo le migliaia di persone che sono sfilate davanti alla statuina della Madre di Dio, il giorno in cui ha lacrimato 7 volte, assenti i Gregori che erano a Roma, e ha visto presenti davanti alla teca sigillata dalle Forze dell’ordine gli agenti di Pubblica Sicurezza, che poi hanno prestato testimonianza giurata su ciò che hanno visto, manifesta la falsità totale di tale affermazione.

Oppure le testimonianze del Primario di Cardiologia di Civitavecchia e degli infermieri dell’ambulanza, che prestarono soccorso a Mons. Grillo dopo la lacrimazione avvenuta nelle sue mani, o dei professori Umani Ronchi e Fiori che hanno fatto gli esami radiologici, o del Medico legale dott. Umberto Natalini che fece il primissimo riscontro ematologico sul posto.

O la stessa comparazione fotografica tra l’ultima lacrimazione e le precedenti, dopo i prelievi ematici effettuati per le varie analisi.

E la lista non finirebbe mai.

“Sono tutti fra loro e tutti parenti”. Forse questo personaggio televisivo crede che tutti credano alla fratellanza universale massonica? Ma, grazie a Dio, i testimoni oculari delle lacrimazioni non sono in quella fratellanza.

Non si capisce, poi, perché la testimonianza di centinaia di persone oneste, sia da screditare come se fossero tutti una combriccola di complici in associazione a delinquere (laddove peraltro è proprio la giustizia civile italiana che ha scagionato i protagonisti della vicenda fino al grado di giudizio della stessa Corte Costituzionale), mentre un personaggio di dubbia reputazione, con strani collegamenti con la altrettanto inspiegabile pubblicazione di un libro – poi scomparso dalla circolazione (miracolo?), una volta avviata una denuncia a suo carico per le affermazioni mendaci proferite in TV – sia invece degno di un credito così grande, da far ritenere che siano poveri creduloni beoti tutti i devoti della Vergine Santissima, che a causa dell’inspiegabile evento accorrono da anni in preghiera.

Mistero della fede!

Eppure dobbiamo ragionare così, perché tali personaggi in televisione hanno diritto di proferire la loro dottrina in ogni tempo e su ogni tema dello scibile umano, e guai a contraddirli.

Questa sarebbe la ragionevolezza della scienza?

Perché, visto che cercano tanto la verità sulle lacrimazioni già avvenute e che, speriamo, non si ripeteranno (perché sennò sarà segno davvero brutto!), non parlano mai della trasudazione di olio della seconda statuina, che non ha mai smesso di avvenire, davanti a migliaia di testimoni, fra cui alti prelati?

Essa infatti potrebbe essere studiata da chiunque, come già è stata studiata da veri scienziati, che non hanno spiegazioni scientifiche per quello che hanno riscontrato!

Basterebbe voler cercare la verità.

Perché fingono di voler essere rigorosi sul passato, giocando sull’ignoranza dei fatti da parte del grande pubblico, e non usano la ragione con il suo rigore per il presente?

O devono anche qui negare che esista?

Il peggio, però, nella medesima trasmissione, si è visto quando, casualmente, tale uomo, che dovrebbe essere sacerdote – “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità” (Mt 7, 22-23) – visto dunque dai telespettatori come rappresentante della Chiesa, spalleggia il nemico dichiarato della Santa Chiesa (una delle finalità principali della Massoneria è la distruzione della Chiesa Cattolica, come ci avverte il Magistero Infallibile della Chiesa), per sostenere la menzogna, ovvero il nemico stesso della Fede.

Cui prodest? A chi conviene?

A chi teme che la verità venga alla luce.

Ecco, dunque, che il tale afferma tranquillamente un’altra colossale menzogna: “la Chiesa si è espressa dichiarando che non consta la soprannaturalità”.

Grande rivelazione: abbiamo scoperto che quando il card. Bertone -personaggio universalmente noto per la sua grande statura – si pronuncia a Porta a Porta – altra trasmissione notissima, specialmente per il rigore con cui garantisce uguale spazio a chi sostiene opinioni differenti – è la Santa Chiesa che si pronucia ex cathedra!

Poveri illusi, coloro che pensavano che questa prerogativa la avessero i documenti ufficiali, dotati dei crismi necessari.

Peccato, anche qui, che i fatti smentiscano evidentemente la menzogna. Papale papale.

Come documenta Luciano Regolo, nel suo libro “Le lacrime della Vergine – Civitavecchia” (pp.72ss), e come approfondisce padre Flavio Ubodi nel suo libro “Civitavecchia- 25 anni con Maria” (pp. 239ss.), le dichiarazioni televisive di Bertone non furono mai supportate da alcun documento pubblicato dalla Santa Sede!

Anzi, quando alcuni membri della commissione di Ruini scoprirono il fatto della venerazione della statuina da parte di Giovanni Paolo II, il loro sconcerto, a detta dei testimoni, fu grande (ibidem).

Cosa favorisce allora il dilagare della menzogna mascherata come ragione scientifica? L’ostinata negazione dei fatti.

Fatti scientifici, fatti storici, fatti giuridici. Tutto fa brodo.

Ma “factum infectum fieri nequit”, dicevano sempre i latini e i cristiani.

Il fatto non può essere disfatto!

E tutti, prima o poi, tutti, risponderemo dei fatti. E anche delle parole.

Anche dette per scherzo.

Prima di quel momento, si può sempre chiedere perdono, e riconoscere la Verità.

La Vergine Santissima Maria, che a Civitavecchia ha manifestato il Suo dolore per gli uomini che si ostinano a rifiutare l’unica Salvezza, il Suo Figlio Gesù Cristo, Verità incarnata, apra i cuori di tutti a scoprire in questo fatto la suprema ed estrema misericordia del Suo Figlio, che col Suo Sangue, che Lei ha versato nel pianto, ha pagato per i nostri peccati.

Egli verrà a giudicare i vivi e i morti e il mondo attraverso il fuoco. Nella conversione e nella penitenza, credendo alla Verità, che si manifesta nei fatti con cui Dio ci parla, possiamo accedere a quel giudizio salvati da quel Sangue Preziosissimo.

Francesco d’Erasmo, sacerdote cattolico,

Vicario Parrocchiale Duomo di Tarquinia, Concattedrale

Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia

11 agosto 2021, Santa Chiara di Assisi.




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